Lo stesso principio della CPO nella realizzazione della guida Comunicare la disabilità
Il Ministero della Disabilità ha aggiornato la terminologia alla quale occorrerà conformarsi nella comunicazione e nell’attività amministrativa nel rispetto dei diritti e della dignità delle persone con disabilità.
Qui la nota inviata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ufficio di gabinetto del Ministero della disabilità: m_pi.AOOGABMI.REGISTRO-UFFICIALEE.0151982.25-10-2024-1 (1)
La comunicazione giunge a pochi mesi dalla pubblicazione della guida Comunicare la disabilità, prima la persona, progettata dal Coordinamento per le pari opportunità del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, e curata da Claudio Arrigoni, Antonio Giuseppe Malafarina e dal consigliere Lorenzo Sani che commenta il decreto con soddisfazione: «La disabilità è un concetto in evoluzione, di conseguenza è in evoluzione anche il linguaggio che la rappresenta. Il decreto 62/2024 armonizza e fissa sulla carta la centralità della persona, lo stesso principio che ha spinto la CPO del Consiglio Nazionale a dare vita al progetto della guida Comunicare la disabilità, prima la persona, consultabile e scaricabile liberamente dall’aprile scorso sul nostro sito. La parola è il core business dei giornalisti, il principale “strumento” di lavoro. Abbiamo la possibilità di essere protagonisti di un cambio di passo epocale, perché oltre ad una terminologia rispettosa dei diritti e della dignità delle persone con disabilità, assistiamo ancora ad una rappresentazione troppo spesso polarizzata, che oscilla tra pietismo ed eroismo, quando i tempi sono maturi per guardare alle abilità delle persone, non a quella che, al massimo, possiamo considerare una loro caratteristica».