Istituito il coordinamento nazionale di tutte le iniziative dell’Ordine, avviate e da avviare, per risolvere le criticità del decreto “presunzione d’innocenza” e garantire il diritto dei cittadini ad essere compiutamente informati su quanto accade nei palazzi di giustizia.

Il Comitato esecutivo dell’Ordine nazionale dei giornalisti ha istituito il coordinamento nazionale sui temi della presunzione di innocenza con il consigliere Gianluca Amadori quale coordinatore. L’obiettivo è di far fronte alle crescenti difficoltà che i cronisti di nera e giudiziaria si trovano ad affrontare nello svolgimento dell’attività quotidiana. Il Coordinamento nazionale servirà innanzitutto per favorire un utile scambio di informazioni sulle iniziative assunte dai vari Ordini regionali a favore di quelli che ancora non hanno ancora attivato tavoli di confronto con i vertici delle locali procure, i quali sono stati sollecitati a farlo.

L’attività di coordinamento potrà riguardare anche altre questioni che interessano i rapporti tra giustizia ed informazione, come ad esempio la norma sul diritto all’oblio a seguito dell’approvazione della legge 134 del 2021, che introduce un pericoloso automatismo nella “cancellazione” delle notizie dalla Rete in quanto prevede che “il decreto di archiviazione e la sentenza di non luogo a procedere o di assoluzione costituiscano titolo per l’emissione di un provvedimento di deindicizzazione che, nel rispetto della normativa dell’Unione europea in materia di dati personali, garantisca in modo effettivo il diritto all’oblio degli indagati o imputati.” Su questo fronte l’Ordine nazionale si è già attivato affinché il diritto dei cittadini di non restare oggetto per sempre delle cronache trovi applicazione nel rispetto del corrispondente diritto  ad essere informati su fatti di interesse pubblico.

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