A piazzale Clodio la scorta mediatica ai famigliari con il Presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti. Prossima udienza il 18 marzo

 

“Erano otto anni che aspettavamo questo momento. Finalmente speriamo che il processo possa partire. Sono state sollevate le questioni preliminari che erano già stata rigettate in tutte le altre aule di giustizia: speriamo, dopo la decisione della Consulta che rafforza molto la nostra posizione, di potere avere un processo contro chi ha fatto tutto il male del mondo a Giulio”. E’ quanto ha affermato l’avvocata Alessandra Ballerini, legale assieme al collega Giacomo Satta, dei genitori di Giulio Regeni, al termine della prima udienza del processo a carico di 007 egiziani accusati del sequestro e dell’omicidio.

Nel corso del processo sono state avanzate dai difensori una serie eccezioni per chiedere la nullità del decreto che dispone il giudizio cui i giudici scioglieranno la riserva il prossimo 18 marzo. “Oggi è una giornata molto importante” avevano dichiarato Paola e Claudio Regeni, genitori di Giulio, entrando in tribunale questa mattina dove era in programma la prima udienza del processo.

Paola and Claudio, parents of Giulio Regeni, and sister Irene (3-L) hold a banner reading ‘Truth for Giulio Regeni’ as they demonstrate outside the Palace of Justice before the start of the first hearing in the trial over the murder of Italian student Giulio Regeni in 2016, in Rome, Italy, 20 February 2024. ANSA/ANGELO CARCONI

Fuori dalla cittadella giudiziaria, a piazzale Clodio, a sostenere i familiari si era radunato il “popolo giallo” con gli striscioni per chiedere  ‘Verità e giustizia per Giulio Regeni’. Tra loro anche il Presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti Carlo Bartoli, numerosi parlamentari, rappresentanti delle forze politiche, del mondo della cultura, dell’associazionismo e tanti privati cittadini

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