“La pubblicazione di conversazioni private, intercorse in un contesto di particolare delicatezza, quali i colloqui in carcere tra detenuti e parenti, vìola la normativa privacy e le regole deontologiche dei giornalisti”. È quanto afferma il Garante per la privacy dopo la diffusione distralci di intercettazioni effettuate durante il colloquio tra Filippo Turetta e i propri genitori. L’Autorità informa di aver avviato istruttorie nei confronti di varie testate e richiama i media e i social al rigoroso rispetto del principio di essenzialità dell’informazione e della dignità delle persone coinvolte in fatti di cronaca. (fonte ANSA).
L’arrivo di Turetta al carcere di Verona. @foto ansa