Si svolgerà nella suggestiva e storica cornice del teatro La Fenice di Venezia, il prossimo giovedì 3 maggio, l’11ª Giornata della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafie e terrorismo, manifestazione promossa dall’Unione nazionali cronisti italiani. All’evento, organizzato in collaborazione con l’Assostampa del Veneto e con l’Ordine dei Giornalisti del Veneto, parteciperanno – tra gli altri – il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, ed il presidente nazionale dell’OdG, Carlo Verna. Le conclusioni saranno affidate al presidente nazionale dell’Unci, Alessandro Galimberti.
“L’Unci prosegue il “Giro d’Italia” per non dimenticare. Il ricordo dei nostri colleghi uccisi dalle mafie e dal terrorismo, che il prossimo maggio toccherà il Veneto, non sarà mai cancellato – ha sottolineato il vice-presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales, ideatore della Giornata –. L’esercizio della memoria è importante. Ringraziamo la Fnsi che ci sostiene con il massimo impegno in questo entusiasmante e significativo percorso iniziato 10 anni fa a Roma e ringrazio sin da adesso l’Assostampa e l’Ordine dei giornalisti del Veneto per la preziosa collaborazione”.
Il 2 maggio, alle 16,30 sempre a Venezia, i cronisti ricorderanno la guardia giurata Franco Battagliarin avanti alla ex sede del quotidiano Il Gazzettino che costituiva l’obiettivo degli attentatori. Aveva 49 anni Battagliarin, il 21 febbraio 1978, quando fu travolto dall’esplosione assassina. Secondo una delle ricostruzioni, la guardia giurata stava effettuando il programmato giro di perlustrazione nell’area in cui si trovava la sede del Gazzettino quando notò un involucro, una pentola a pressione, che gli attentatori avevano sistemato sui gradini di una scalinata che conduceva al portone d’ingresso del giornale. Battagliarin si avvicinò per rimuovere l’involucro ma in quel preciso momento fu devastato dallo scoppio.
L’Unione cronisti ricorderà anche i giornalisti feriti in attentati ad opera della criminalità organizzata e di formazioni terroristiche tra cui Antonio Garzotto, cronista di giudiziaria del “Mattino di Padova” che all’epoca era in forza alla redazione padovana del “Gazzettino”. Garzotto venne gambizzato dai terroristi dell’Unione comunisti combattenti il 7 luglio 1977 ad Abano Terme in provincia di Padova.
“Ricordo ancora l’angoscia di uscire di casa ogni mattina – affermò Garzotto in un messaggio fatto pervenire all’Unci il 3 maggio scorso in occasione della decima Giornata della Memoria – poco dopo che la Digos mi aveva avvertito di aver trovato il mio nome in una lista di bersagli in un covo “freddo”. Quando sentii i colpi di pistola, tutti a segno, quella mattina provai quasi una sensazione di sollievo: “Almeno sono arrivati”, pensai. E’ stato così per tutti noi: paura ma determinazione a continuare a fare il nostro lavoro. Una determinazione che molti, troppi, hanno pagato con la vita”.
La Giornata della Memoria dell’Unci è stata la prima manifestazione che ha ricordato in contemporanea tutti i giornalisti vittime di violenza ed è stata celebrata per la prima volta a Roma nel 2008. L’anno successivo si è svolta a Napoli, nel 2010 a Milano, nel 2011 a Genova, nel 2012 a Palermo, nel 2013 a Perugia, nel 2014 a Cagliari, nel 2015 a Firenze, nel 2016 a Reggio Calabria e nel 2017 a Torino.