A Palermo incontro – dibattito sui principi della convivenza civile                                            

Generazioni, corpo, città è il titolo dell’assemblea di giovani, istituzioni, operatori dell’informazione, operatori in ambito sociale che si è riunita a Palermo per discutere di città e spazi in cui corpi, diritti, dignità e futuro siano capisaldi della convivenza.

Tra i protagonisti dell’incontro, che si è svolto al Centro Amazzone di Palermo, anche il presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti Carlo Bartoli con il presidente dell’Ordine della Sicilia Roberto Gueli. All’incontro hanno preso parte il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, la procuratrice per i minorenni di Palermo, Claudia Caramanna, la gip Clelia Maltese, il direttore dell’ufficio scolastico regionale della Sicilia Giuseppe Pierro, la coordinatrice dei Consultori Asp di Palermo Marylea Spedale, il caporedattore della redazione di Palermo della “Repubblica” Marco Patucchi, il direttore del “Giornale di Sicilia” Marco Romano. Presente anche una delegazione dell’Assostampa. Nella sala MigraTeatro del centro, studenti di scuole professionalizzanti e di liceo hanno discusso su diritti della persona e alla cittadinanza, spazi negati, violenza di genere e migrazione.

«Un esperimento maieutico – lo hanno definito gli organizzatori – con i protagonisti della vita quotidiana di una Palermo che affronta drammi, fatti di cronaca, violenze, riduzioni dei diritti. Un momento di confronto con chi governa, con chi esercita l’azione penale, con chi propone l’analisi sociale e con chi media le informazioni. Tutti alla ricerca di soluzioni, di visioni e condivisioni possibili per uscire dal vicolo cieco dell’incomunicabilità che relega le generazioni nei rispettivi solchi di appartenenza al riparo da rispecchiamento e comprensione degli accadimenti, dei rischi, delle derive fra comportamenti devianti, incapacità di risposta educative e abdicazioni».

Sono state coinvolte alcune classi dell’istituto professionale Pietro Piazza, del liceo classico Vittorio Emanuele II e dell’istituto tecnico Vittorio Emanuele III.

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