Giornalismo sul campo durante il Covid, ricerca  e valorizzazione delle fonti ufficiali, argine alle fake news e pluralismo delle opinioni. Questi i principali temi affrontati dal presidente del Cnog Carlo Bartoli intervenendo agli Stati generali della Comunicazione sanitaria, a Roma.

“Ritengo che, nella pandemia, sia stato ampiamente rispettato il principio del pluralismo sia nel dibattito scientifico che politico, e infatti sono giunte addirittura le critiche di “infodemia”; ma la diversità delle voci è l’anima della democrazia oltre che un aspetto fondamentale della nostra professione.” –  ha affermato Bartoli –   Nelle carte deontologiche dei giornalisti    vi è un passaggio preciso sull’informazione scientifica e sanitaria e quello  costituisce la nostra bussola.

Oggi algoritmi e intelligenza artificiale rischiano di sostituirsi del tutto  al lavoro umano anche nei media, – ha proseguito  il presidente del CNOG – con il pericolo di essere guidati da programmatori il cui scopo  sia  solo ed esclusivamente il profitto (se non peggio) facendo venir meno la funzione democratica della mediazione giornalistica.

In questo contesto il giornalismo professionale deve fare il massimo sforzo per mostrare il valore aggiunto della qualità dell’informazione, che significa verità sostanziale  dei fatti, rispetto della deontologia, approccio etico e pluralismo. ”

Il Video completo dell’intervento (al min:  -1.51)

Traccia dell’intervento: 2022-03-04 STATI GENERALI SANITA’ Def

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