Autore: Gianpietro Olivetto
Editore: All Around (2019), pag. 504, Euro 19,00
È la biografia del veronese Arnaldo Fraccaroli (1882-1956), per quasi cinquant’anni inviato del Corriere della Sera, scrittore, poeta, filosofo, umorista, commediografo, oggi purtroppo dimenticato. Il libro (con una cinquantina tra foto, lettere e documenti d’epoca) è pubblicato nella collana “Giornalisti nella storia” della casa editrice All Around, realizzata con la Fondazione per il Giornalismo Paolo Murialdi e inaugurata con il volume di Giancarlo Tartaglia “Il giornale è il mio amore”, sulla vita di Alberto Bergamini, fondatore e direttore de Il Giornale d’Italia.
La prefazione è di Gian Antonio Stella. Fraccaroli – che amava definirsi “commesso viaggiatore della curiosità altrui” e che spesso si firmava Fraka – è stato un cronista che sapeva fotografare con le parole. Grazie alla sua versatilità, produsse migliaia di articoli d’ogni genere e oltre cento tra romanzi, libri di viaggi, novelle, saggi, lavori teatrali, biografie (tre sull’amico Puccini). Aveva classe e talento e una capacità unica di passare dal reportage di guerra alla commedia brillante, dai racconti fantasy alla cronaca e alla descrizione filmica di persone e ambienti. Inventò l’espressione Dolce Vita, così titolando una sua opera. Fu, durante il primo conflitto mondiale, uno dei migliori corrispondenti dal fronte e, per il suo comportamento eroico, ottenne anche una croce e una medaglia al valore militare. Rese celebre la frase “Meglio vivere un’ora da leone che cent’anni da pecora”. È stato uno dei primi giornalisti a volare su dirigibili e aeroplani. A Milano l’emblema del nuovo è il dirigibile “Leonardo da Vinci” dell’ingegnere Enrico Forlanini, pioniere dell’aeronautica, che il giorno di Capodanno del 1910 decolla dagli hangar di Crescenzago, sorvola piazza Loreto, per girare poi, a lungo, intorno alla Madonnina e sulla città. A bordo vi è Fraccaroli, per raccontare ai lettori del Corriere l’ebbrezza di lasciare la terra e librarsi in aria. Nel gennaio del 1910 Fraka firma ancora un singolare servizio. Un faccia a faccia con l’astronomo e accademico Giovanni Virginio Schiaparelli, che nessuno, sino ad allora, era mai riuscito a intervistare. Titolo: “Gli affari privati del pianeta Marte”.
Fraccaroli scoprì e fece conoscere l’America degli Anni Ruggenti e il jazz. Dal 1920 al 1940, girò tutti i continenti, svelando agli italiani il mondo e le novità del secolo.
Gianpietro Olivetto, giornalista professionista, è stato caporedattore Rai; inviato, caposervizio e vaticanista a “Il Mattino” e a ”L’informazione”; ha collaborato, per molti anni, con il settimanale “Oggi”.