Autore: Adriana Pannitteri

Editore: Giulio Perrone (2020), pag.87, Euro 15,00

Il racconto di queste pagine è ispirato a una storia vera.

Quando ho conosciuto la signora Veronica non credevo ai miei occhi. Ero rimasta seduta al primo banco anche se per l’occasione l’insegnante di Lettere ci aveva detto che potevamo sistemarci a nostro piacimento… Gli altri erano alle mie spalle e non potevo vederli. Sentivo solo il brusio, l’attesa e la preoccupazione. Forse per questo quando la signora Veronica è entrata siamo esplosi in un applauso, anche se nessuno ce lo aveva chiesto”: questo l’incipit del pamphlet.

La professoressa aveva spiegato che femminicidio è una parola entrata nel vocabolario da alcuni anni, per sottolineare il fatto che una donna viene uccisa in quanto donna. Così si dipana il gomitolo di filo rosso di questo racconto, attuale negli ultimi tempi, secondo quanto le cronache dei media riportano frequentemente.

Maria Grazia è la protagonista principale. E’ una adolescente siciliana che sogna di fare la giornalista e la scrittrice. Dopo avere ascoltato Veronica, madre di Giulietta, una ragazza uccisa dal suo ex compagno, decide di raccogliere la sua testimonianza. Nasce così tra le due un rapporto singolare: da una parte una giovane curiosa che ha ancora molto da scoprire, dall’altra una donna, consumata dal dolore, che trova la forza di reagire per la nipotina di quattro anni, alla quale farà da nonna e da madre.

Cosa accomuna Grazia e Veronica? La voglia di giustizia, di lottare per un futuro nel quale le donne abbiano il diritto di scegliere senza avere paura.

Scritto in punta di penna, con profonda partecipazione, l’Autrice mette in viva luce la figura di Veronica che, stringendo i denti, va avanti nel ricordo di sua figlia e, soprattutto, per lanipotina che dovrà diventare una ragazza e poi una donna consapevole. Senza avere paure.

Con tratti decisi è descritta l’altra protagonista (Maria Grazia):Timida ma con le idee chiare”. Da adulta avrebbe fatto la scrittrice o la giornalista, come quella signorina che un giorno aveva visto in un documentario in Tv, girando tra un canale e l’altro, mentre la madre preparava la cena.

C’è anche Alice, in queste pagine, nata nel 2011, in una giornata bollente di fine agosto: “una bambina bellissima, pienotta e placida. E’ la nipotina di Veronica, alla quale è dato un compito difficile, ma al quale – scrive Adriana Pannitteri – non poteva sottrarsi.

Al termine del volume, l’Autrice, scrive:Voglio ringraziare prima di tutto la signora Vera che è stata la fonte ispiratrice di questo racconto…Lei rappresenta tutte le donne che non si arrendono.

Adriana Pannitteri, giornalista del Tg1 Rai, ha seguito come inviata i casi più scottanti di cronaca. Ha pubblicato:Madri assassine, diario da Castiglione delle Stiviere(2006),La vita senza limiti(con Beppino Englaro, 2009),Cronaca di un delitto annunciato(romanzo sulla problematica del femminicidio, 2017).

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