In Abruzzo Bartoli incontra il procuratore generale Bellelli per parlare del decreto sulla presunzione d’innocenza . La visita alle redazioni e alle emittenti locali “risorsa per la collettività”, l’incontro con freelance e precari e il monito: “Attenzione alle parole e alle immagini, la guerra non è una partita, occorre stemperare i toni soprattutto nei dibattiti televisivi”

“Le testate locali sono una risorsa fondamentale per la collettività” Così il presidente Carlo Bartoli in Abruzzo dove ha incontrato i giornalisti precari e i freelance ed ha visitato le redazioni del Messaggero, del TGRai, di Rete8 e del Centro,  illustrando ai colleghi le azioni che il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti intende mettere in atto in merito alla proposta di riforma della legge istitutiva dell’Ordine, alle querele temerarie e alla presunzione d’innocenza. Questioni sulle quali il Consiglio Nazionale intende procedere in un continuo e costante confronto con gli ordini regionali. Bartoli ha incontrato anche il procuratore della repubblica Giuseppe Bellelli, con il quale si è confrontato sul decreto sulla presunzione d’innocenza. Quindi con i colleghi giornalisti è intervenuto nuovamente sulle questioni legate alla narrazione della guerra in Ucraina “La guerra non è una partita, attenzione alle immagini e alle parole.- ha ricordato- Occorre tutelare i free-lance che rischiano la vita e soprattutto stemperare i toni nei dibattiti televisivi. La guerra non può avere tifosi, bisogna stare attenti alle immagini, ai bambini ed anche alle parole dette o scritte. Bisogna salvaguardare la pace attraverso il dialogo, con una informazione più pacata e più attenta”

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