Conferenza stampa presso la sede nazionale dell’Ordine                                                                                                                                                                         

Si è conclusa con alcune raccomandazioni ma anche con qualche constatazione, la missione a Roma del Consorzio europeo Media Freedom Rapid Response, venuto in Italia per fare il punto sulle decine di episodi di allerta segnalati nei primi mesi dell’anno dalla Mappa sulla libertà di stampa dell’European centre for Press and Media.

“Siamo dispiaciuti perché non abbiamo incontrato nessuno dei rappresentanti del governo” dice Sielke Kelner una dei componenti del team del Media Freedom Rapid Response che per due giorni è stato a Roma dove ha partecipato anche al sit in davanti la sede della Rai. Il gruppo, spiegano i ricercatori, “aveva chiesto di essere ricevuto dal ministro della giustizia e/o dal viceministro Sisto, dalla presidente della Commissione Giustizia del Senato Bongiorno e da tutti i capigruppo della stessa commissione. E lo abbiamo chiesto anche al sottosegretario all’Editoria Barachini e a diversi parlamentari che hanno preso parte ai dibattiti sul media freedom act”.  Il gruppo ha invece incontrato il presidente e i commissari di Agcom, anche se l’incontro sulla par condicio elettorale è stato “molto deludente” per David Diaz Jogeix. “Abbiamo invece parlato con la presidente della Vigilanza Floridia, con Ilaria Cucchi, vicepresidente della Commissione Giustizia con la quale abbiamo discusso del Ddl Balboni sulla diffamazione. E poi Grippo di Azione, il rappresentante per i media al Consiglio d’Europa Mazzella e, infine, i rappresentanti dell’Usigrai”.

Finita la missione il gruppo se ne va con alcune raccomandazioni sulla tutela della libertà di informazione, come quelle sulla necessità di depenalizzare il reato di diffamazione, di recepire le indicazioni europee, non ultima quella che riguarda le procedure di nomina del Cda della Rai, risolvere i conflitti di interesse, tra cui il caso Agi. (ANSA).

L’incontro con la stampa si è svolto presso la sede del Consiglio nazionale dell’Ordine ed è stato introdotto dalla segretaria nazionale Paola Spadari che ha sottolineato la massima attenzione e preoccupazione dell’Ordine dei giornlaisti sui temi della diffamazione, del carcere per i giornalisti, per le azioni giudiziarie intimidatorie. La segretaria nazionale ha poi illustrato il documento votato da Cnog. (vedi news)

Sono intervenuti anche il presidente e la segretaria nazionale della FNSI, Vittorio Di Trapani e Alessandra Costante, ribadendo la “grande preoccupazione per la situazione della libertà di stampa in Italia”  e rimarcando la centralità dei temi della libertà di informazione, la necessità di una riforma della governance della RAI, l’urgenza di una modifica delle normative sull’accesso alle fonti così come quella di avere norme sul conflitto di interessi in editoria, citando la vicenda dell’agenzia Agi. All’incontro era presenta anche il vicepresidente del Consiglio nazionale Angelo Baiguini.

 

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