Autore: Gabriel García Márquez

Editore: Mondadori (2019), pag. XX-276, Euro 20,00

 

Una raccolta di 50 articoli di Márquez, pubblicati su quotidiani e riviste, tra il 1950 e il 1987, tratti dai cinque volumi di “Obra periodistica”, che presenta al lettore delle sue opere di narrativa un saggio della sua produzione giornalistica.

Il curatore di questa antologia, nella nota introduttiva, ricorda che Márquez più volte ribadì che il giornalismo è “il miglior mestiere del mondo” e che si considerava giornalista, ancor prima che scrittore: “Fondamentalmente, sono un giornalista. Lo sono stato per tutta la vita. I miei libri sono i libri di un giornalista, anche se si vede poco”.

Nell’introduzione, Bruno Arpaia scrive che il giornalismo è stato una sfida che Márquez ha affrontato sempre con la stessa disciplina e lo stesso rigore con cui ha scritto le sue opere narrative. Lo testimonia lui stesso in “Cercasi scrittore”, un articolo pubblicato nel 1982 su “El País”, poco prima di ricevere la notizia del Nobel: “Una buona prova del senso quasi incredibile dell’onore professionale sono sicuramente gli articoli che scrivo qui ogni settimana, e che in questi giorni di ottobre compiono i loro primi due anni di solitudine. Solo una volta ho mancato a questo appuntamento, e non per colpa mia: per un guasto all’ultimo momento nei sistemi di trasmissione. Li scrivo ogni venerdì, dalle nove del mattino alle tre del pomeriggio, con la stessa volontà, la stessa coscienza, la stessa allegria e spesso la stessa ispirazione con cui potrei scrivere un capolavoro”.

Il libro, che è una lezione di giornalismo, prende il titolo dalla serie di articoli che Márquez scrisse da Roma sul “Caso Montesi”, pubblicati dal 17 al 30 settembre 1955 su “El Espectador” di Bogotà.

Gabriel García Márquez (1927-2014), Premio Nobel nel 1982, ha avuto con “Cent’anni di solitudine” (1967) la consacrazione internazionale. Fra le sue opere, sono da ricordare: “L’autunno del patriarca” (1975) e “Il generale nel suo labirinto” (1989).

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