Assegnato a Bergoglio il premio “è Giornalismo”. Non usuale assegnare un premio di giornalismo a un Pontefice.

Il Pontefice ha ricevuto in Vaticano la delegazione del prestigioso premio ‘è Giornalismo’ che gli è stato conferito in questa occasione. Francesco ha ricordato ai presenti che “Ancora prima di diventare vescovo di Roma, ero solito declinare l’offerta di premi. Mai ne ho ricevuti, non volevo. E ho continuato a fare così anche da Papa”. Ma a fargli cambiare idea in questo caso, ha affermato, è stata “l’urgenza di una comunicazione costruttiva, che favorisca la cultura dell’incontro e non dello scontro; la cultura della pace e non della guerra; la cultura dell’apertura verso l’altro e non del pregiudizio”.

Durante l’incontro il Papa ha ricordato : “E’ uno dei peccati del giornalismo, che sono quattro: la disinformazione, quando un giornalismo non informa o informa male; la calunnia (a volte si usa questo); la diffamazione, che è diversa dalla calunnia ma distrugge; e il quarto è la coprofilia, cioè l’amore per lo scandalo, per le sporcizie, lo scandalo vende. La disinformazione è il primo dei peccati, degli sbagli – diciamo così – del giornalismo”

Quella di conferire al messaggio del dialogo e della pace di Papa Francesco il Premio ‘è Giornalismo’ 2023 viene definita dagli stessi promotori “una scelta inedita” nella storia di questo riconoscimento, che però “si inquadra perfettamente in quello che era l’obiettivo che si erano posti Indro Montanelli, Enzo Biagi, Giorgio Bocca e Giancarlo Aneri, quando fondarono il Premio nel lontano 1995: aiutare il giornalismo ad essere più consapevole del suo ruolo di libera espressione e di contributo alla costruzione della giustizia attraverso il servizio alla verità”. Questo obiettivo oggi “si rinnova nel ritrovare il coraggio di parlare e scrivere di pace”

A questo link il discorso del Santo Padre al conferimento del Premio https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2023/august/documents/20230826-premio-giornalismo.html

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