Un plauso al festival di Sanremo per aver dato evidenza ai problemi della libertà di stampa e delle minacce ai giornalisti, nel mondo e in Italia con il monologo della collega Emma d’Aquino. Segno di una sensibilità che sta crescendo di pari passo con l’incremento in Italia delle minacce, delle aggressioni contro i cronisti, ultime quelle contro Repubblica, gravi e inaccettabili come quelle contro tutte le testate giornalistiche, grandi o piccole che siano. Stesso discorso vale per le azioni giudiziarie temerarie. Una spada di Damocle che serve ed intimidire e frenare il lavoro di chi vuole raccontare la verità sostanziale dei fatti. Bene dunque la sensibilizzazione, anche attraverso la grande audience di RaiUno con Sanremo.
Al Parlamento, invece, chiediamo fatti concreti: l’approvazione della legge promossa da Primo Di Nicola per contrastare le azioni legali pretestuose e un confronto ampio sulla riforma della diffamazione. Al governo chiediamo di proseguire sulla strada della tutela dei cronisti minacciati, ringraziando il Ministro degli Interni Luciana Lamorgese e tutte le forze dell’ordine per quanto già stanno facendo.
Lo afferma il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna
Per chi volesse riascoltare il monologo di Emma D’Aquino questo il link:
Sanremo 2020 – Il monologo di Emma D’Aquino sulla libertà di stampa