La solidarietà dell’Ordine alla presidente e agli operatori e operatrici della Fondazione che da oltre 30 anni sostiene i bambini, le bambine e le persone più fragili.
Appreso delle scritte anonime — “Morite Luchetta” e “Negri a morte” — comparse sabato 23 luglio sul muro del Centro di raccolta “Elide” di Trieste, il Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti, esprime sconcerto e preoccupazione per quanto accaduto alla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, una comunità che ha saputo trasformare due tragedie e un dolore fortissimo in un progetto di speranza e che da quasi trent’ anni è a servizio dei bambini e delle bambine vittime delle guerre ma anche delle persone più fragili e povere della città di Trieste.
Confididando che si tratti di un episodio isolato e non sia il frutto di un clima che si è molto imbarbarito e che vede nel diverso una minaccia al proprio benessere, dimenticando le responsabilità che ognuno ha nei confronti di chi scappa da guerre ed emergenze climatiche. Il CNOG esprime la massima solidarietà e riconoscenza alla Fondazione, alla presidente Daniela Luchetta e a tutti gli operatori e le operatrici che ogni giorno instancabilmente lavorano per consentire a ciascuno e a ciascuna di restare umani e si unisce ai firmatari del comunicato: ACLI provinciali di Trieste; Articolo 21 FVG; Assostampa FVG; Camminare Insieme; Centro di accoglienza e di promozione culturale “Ernesto Balducci”; Comunità di San Martino al Campo; Comunità di Sant’Egidio di Trieste; Diritti e Storti; ICS (Consorzio Italiano di Solidarietà), Leali delle Notizie, OBC Transeuropa; Ordine dei Giornalisti FVG; Pax Christi Italia – Campagna “Sulle soglie senza frontiere”; UCSI FVG.