Autore: Francesco de Core
Editore: Diarkos (2020), pag.309, Euro 16,00
Enzo Bearzot, Paolo Rossi, Dino Zoff: dalla polvere alla gloria; il Mondiale di Spagna del 1982 segna la loro rivincita. Bearzot era stato contestato, solo contro i media; Rossi era appena uscito dalla vicenda del calcio-scommesse; Zoff, un capitano di quarant’anni, tra i pali. Ma è stato tutto il gruppo a riscattarsi: isolatosi dal mondo esterno, ha portato a termine un’impresa sportiva memorabile, ribaltando ogni pronostico. Un cammino cominciato male, nel girone di qualificazione a Vigo, con tre pareggi. Poi il silenzio stampa e il trasferimento a Barcellona: la cavalcata contro Argentina, Brasile e Polonia; quindi il trionfo nella notte magica di Madrid. Un grande successo, simbolicamente racchiuso nell’urlo di Tardelli, al goal del 2 a 0 sulla Germania. Intervistato, dopo l’uscita del libro, de Core ha precisato che in queste pagine gli è piaciuto ricordare giocatori fondamentali per quella spedizione: da Gentile a Bergomi, a Graziani, a Conti, ad Antognoni. Ma anche quelli che non hanno avuto un ruolo ben definito, come Selvaggi oppure Causio, a cui Bearzot concesse gli ultimi secondi della finale, per rendere omaggio alla carriera dell’ala destra della Juventus.
Francesco de Core è vice-direttore del “Corriere dello Sport-Stadio”, dopo aver ricoperto lo stesso incarico al “Mattino” di Napoli. Ha lavorato per quotidiani nazionali e per RadioRai. È Autore di vari libri e saggi: da ricordare “Un pallido sole che scotta” (2015) e “Silone, un alfabeto” (2003).