Autore: Vittorio Roidi
Editore: Centro di Documentazione Giornalistica (2018), pag.118, Euro 12,00
È un’analisi attenta del giornalismo in Italia e spiega dove, come e cosa si deve apprendere per svolgere al meglio la professione. Il giornalista ha un ruolo fondamentale per la democrazia. Deve conoscere leggi e regole. Deve applicarle senza deroghe. Deve saper capire quello che accade e spiegarlo a chi non ne ha le capacità. Deve difendere la collettività diffondendo la verità che è tenuto a ricercare per legge. Internet, i social, la disintermediazione (in genere) hanno messo in dubbio questo ruolo che forse mai come in questi tempi è necessario.
Questo saggio di stringente attualità è dedicato alla formazione dei giornalisti, scrive il Prof. Mario Morcellini nella prefazione, in un periodo storico segnato da una estesa “crisi della mediazione”. Crisi che ha coinvolto molti e delicati comparti della società, producendo forme di disagio e contraddizioni. Ma tale presa d’atto – precisa Morcellini – diventa ancora più preziosa e specifica se si richiamano i tre nodi che Vittorio Roidi recensisce in queste pagine: identità, credibilità e sostenibilità della professione. Morcellini evidenzia anche che, oggi, la drammatica questione del precariato e dell’insicurezza contrattuale si traduce in continui ridimensionamenti delle redazioni e un ormai proverbiale sottopagamento delle prestazioni. Le conseguenze investono ovviamente non solo il benessere generale dei professionisti, soprattutto giovani, ma la stessa qualità del prodotto informativo, ponendo una vera e propria “vertenza di sopravvivenza”. Inoltre la stessa disinformazione è in buona misura il prodotto del precariato, per cui se un paese o un sistema industriale scelgono davvero di combatterlo, occorre attaccare l’eccesso di precariato che incide sulla libertà critica.
I punti principali affrontati da Roidi sono: il carattere “anomalo” della professione, il praticantato, l’esame di idoneità, le scuole di giornalismo e le fake news.
Vittorio Roidi, giornalista, ha lavorato nella carta stampata (Il Messaggero) e in Rai (Giornale Radio); insegna Scrittura di cronaca ed Etica della professione giornalistica alla Scuola radiotelevisiva di Perugia; è Autore di: “Coltelli di carta”, “Piccolo manuale del giornalismo”, “Cattive notizie”, “Giornalisti o giudici?”.
Mario Morcellini è Commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e Presidente della Conferenza Italiana di Scienze della Comunicazione.