Venti i posti a disposizione dei giornalisti, riprese solo della RAI                                                                                                                    

Il presidente della Corte d’Assise di Venezia Stefano Manduzio ha disposto un riparto dei posti dedicati ai giornalisti a causa degli spazi limitati dell’aula ove si svolgerà la prima udienza del processo a Filippo Turetta. Il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli gli ha  inviato una lettera con cui, pur comprendendo i problemi logistici, esprime preoccupazione per il numero limitato di posti a disposizione di stampa e televisione, auspicando alcuni interventi provvisori e una nuova sede per le prossime udienze, vista la grande attenzione da parte dell’opinione pubblica sul processo.

Non essendo disponibile l’aula storica della Corte d’Assise di Venezia, l’udienza si terrà in una sala con capienza massima di 40 posti. Al fine quindi di garantire l’accesso sia alla stampa che ai cittadini il presidente Manduzio ha disposto l’assegnazione di metà dei posti ai giornalisti (quindi 20) e metà al pubblico.

Inoltre, sempre in considerazione della limitatezza dello spazio, il presidente Manduzio ha disposto che “non potendo essere materialmente possibile la presenza operativa di apparecchiature e personale di svariate emittenti, sicché le medesime potranno essere effettuate soltanto dall’ente RAI, che per la propria capacità diffusiva potrà assicurare nella misura più ampia la pubblicità mediata e che potrà riversare il prodotto ad altre emittenti.”

Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, ha quindi scritto al dott. Manduzio: “Le rappresento la mia preoccupazione in vista di un processo attorno al quale l’attenzione e l’interesse pubblico sono notevoli.

Per l’opinione pubblica il rilievo del processo Turetta è sicuramente superiore a quello rivestito da molti altri casi e sicuramente saranno numerosissimi i giornalisti e i semplici cittadini che si presenteranno in Tribunale per assistere all’udienza. Come stabilire chi far accedere all’aula e chi lasciare fuori? Quali criteri utilizzare per stabilire l’accesso ai giornalisti? Una scelta delicatissima, visto che il processo è per definizione pubblico e le sentenze pronunciate nel nome del popolo. I giornalisti svolgono un ruolo importante di informazione della pubblica opinione.

Pur comprendendo le difficoltà connesse alla limitata capienza dell’aula di Corte d’Assise, confidiamo che possa almeno essere disposto, per la prima udienza del 26 settembre p.v., un collegamento da remoto, come garantito in passato in occasione di altre udienze, in modo da permettere ai giornalisti non presenti in aula di poterla comunque seguire.

Le formulo inoltre l’auspicio che le successive udienze possano essere fissate in un’aula più capiente, come ad esempio l’aula bunker di Mestre, in modo da consentire a tutti i colleghi e alle emittenti televisive di poter seguire in presenza il processo”.

foto da sito Tribunale di Venezia – Ministero della Giustizia

Qui la disposizione integrale del presidente della Corte d’Assise di Venezia: PROCESSO TURETTA disposizione pres Corte di Assise VE

 

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