Il presidente dell’Ordine in audizione presso la Commissione Parlamentare di Vigilanza
“Nell’attuale contesto digitale in cui siamo immersi la Rai svolge un ruolo ancor più cruciale e insostituibile di equilibrio e garanzia del pluralismo del sistema, garantendo il diritto a un’informazione plurale e completa in tutti i territori e valorizzando le specificità del nostro “sistema-paese”. Lo ha affermato il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli nel corso dell’audizione svoltasi mercoledì 12 sera in Commissione Vigilanza Rai a palazzo San Macuto. Qui alcuni passaggi del suo intervento: “Riteniamo pertanto che vi siano alcuni punti fermi:
- La centralità del pluralismo come principio cardine della democrazia non solo nell’informazione giornalistica ma anche nell’ambito di tutti i prodotti editoriali nonché nella narrazione complessiva della realtà italiana. Un pluralismo che non deve essere banalmente inteso come differente orientamento delle reti, ma deve essere innervato all’impostazione stessa di tutta la programmazione;
- la disponibilità di risorse certe, programmate e non decrescenti;
- l’approvazione di regole che assicurino una governance plurale e competente, sganciata dagli esecutivi di turno, come più volte chiesto dall’Unione Europea.”
“L’informazione giornalistica – ha proseguito Bartoli – è la punta di diamante del servizio pubblico radiotelevisivo ed è sempre più rilevante e necessaria: dal giornalismo di inchiesta – che è centrale e va difeso in tutte le sue modalità – sino agli spazi di approfondimento, che costituiscono momenti di analisi e confronto e che dovrebbero rispettare sempre e ovunque i principi del pluralismo, del rispetto delle persone e della verità sostanziale dei fatti, senza mai scivolare negli eccessi della spettacolarizzazione, come a volte accade. Il servizio pubblico può e deve costituire un argine al deterioramento della grammatica del dibattito nello spazio pubblico: sia come continenza del lessico, sia come antidoto alla mera ripetizione di slogan privi del necessario approfondimento.”
All’audizione, durata due ore, è intervenuto anche il segretario dell’Usigrai Daniele Macheda.