Conferenza stampa nella sede dell’Ordine nazionale dei giornalisti

 

 

Roma 6 ottobre – “La decisione della Consulta è un passo importante.  Siamo qui con voi dopo un provvedimento importante della Corte Costituzionale. Una decisione che restituisce dignità a Giulio. Abbiamo visto finalmente quella bilancia che si è riequilibrata. Ringraziamo il procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi e l’aggiunto Sergio Colaiocco per come stanno seguendo la vicenda. Chiediamo alla stampa di rimanerci accanto e continuare con la scorta mediatica”, lo dicono Paola e Claudio , genitori di Giulio Regeni, in una conferenza stampa tenuta a Roma nella sede dell’Ordine nazionale dei giornalisti a pochi giorni dalla sentenza della Corte costituzionale che ha sbloccato il processo nei confronti dei quattro 007 egiziani accusati della tortura e dell’ uccisione di Giulio. “La nostra contentezza – dice la madre Paola – di vedere voi giornalisti e tutto il popolo giallo come avete combattuto e lottato con noi per la verità è la giustizia per Giulio.

Nella conferenza stampa è anche la legale della famiglia, Alessandra Ballerini secondo la quale “l’Egitto non collabora. Se collaborasse ci consegnerebbe i quattro imputati. Aspettiamo le motivazioni della Consulta sul provvedimento. Sul reato di tortura è prevista una collaborazione tra Stati ed in questo caso l’Egitto appare come il mandante dell’omicidio di Giulio. Ci aspettiamo che, alla luce del provvedimento della Consulta, vengano sbloccati tutti gli impedimenti che si sono verificati. Nell’ordinanza del Gup Ranazzi – prosegue – vengono evidenziati aspetti incostituzionali. Elementi questi che non possiamo permettere che si verifichino. Dal Cairo abbiamo ricevuto a settembre un comunicato che spiega come Giulio sia stato ucciso come un egiziano vittima di sparizione forzata. Giulio rappresenta una speranza di verità per tutti gli egiziani e i perseguitati. Abbiamo fiducia che quei quattro funzionari che lo hanno ucciso, finalmente paghino“. I genitori di Regeni erano accompagnati da Beppe Giulietti di Articolo21 e accolti da Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dei giornalisti e da Vittorio Di Trapani, presidente FNSI. “La ricerca della verità fa parte dei doveri dei giornalisti“, ha commentato Giulietti, “con il Presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e con il Consiglio continueremo la scorta mediatica. Riprenderemo insieme anche la lotta per la verità sulla morte di Ilaria Alpi”. Da parte sua, il presidente nazionale dell’Ordine Carlo Bartoli, ha sottolineato che  “la verità si ottiene non soltanto con la magistratura ma anche con il nostro impegno, senza verità non c’è giornalismo“.

“Questo processo si farà”,  ha detto ai cronisti Elly Schlein, segretaria del PD, a margine della conferenza stampa. ”Lo abbiamo sempre sostenuto e continueremo a farlo. Servirà a rendere giustizia a Giulio ma anche alle altre vittime di sparizioni forzate che sono avvenute in Egitto”. (Fonte Ansa)

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