di Guido D’Ubaldo

Sergio Zavoli non hai mai smesso di essere giornalista, neppure quando è stato molto di più. E’ stato un baluardo della democrazia, uno strenuo difensore della Costituzione. Ci ha lasciati un pilastro della cultura, delle istituzioni, della televisione, un Maestro di giornalismo. Le sue prolusioni al corso di preparazione all’esame di idoneità degli aspiranti professionisti sono documenti preziosi, che resteranno sempre attualissimi. Ci ha dato la sua disponibilità fino alle ultime sessioni, anche quando la salute cominciava a tradirlo. A volta la conferma della sua presenza arrivava proprio all’alba del giorno dell’impegno con i candidati, a testimonianza della sua grande voglia di esserci fino alla fine. Un esempio che dovremo continuare a tramandare alle generazioni del futuro, tanto che le sue lezioni sarebbero utilissime anche nelle scuole. Ha dato tanto al giornalismo e alla Rai, impegnandosi per renderla libera, autorevole e indipendente. Con il processo alla tappa ha creato un nuovo modo di fare giornalismo, quasi rivoluzionario, replicato per anni, non solo nello sport. Ha fatto domande incalzanti, con stile letterario, riuscendo ad avere risposte mai banali dai suoi interlocutori. Non sarà possibile fare a meno degli insegnamenti di Sergio Zavoli.

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