E’ morto Mimmo Candito, storico reporter e corrispondente di guerra del quotidiano ‘La Stampa’. E’ andato in Medio Oriente, Asia, Africa e Sudamerica, e ha seguito, fra l’altro, l’invasione sovietica dell’Afghanistan, la guerra Iran-Iraq, le due guerre del Golfo e quella di Libia. E’ stato il decano degli inviati di guerra, ha sfidato il pericolo per portare ai lettori la sua testimonianza.
Candito insegnava linguaggio giornalistico all’Università di Torino ed era il direttore della rivista “L’Indice dei libri del mese”. Presidente italiano di Repoter senza Frontiere, autore di diverse pubblicazioni tra cui il volume “I reporter di guerra. Storia di un giornalismo difficile da Hemingway a internet”, che resta una pietra miliare per chi vuole intraprendere il nostro mestiere.
Nella sua professione così come nel combattere il male ha mostrato grande coraggio. Un esempio da seguire per i giovani che si avvicinano a questa professione.
Aveva 77 anni e dal 2005 era gravemente malato. Era sposato con la giornalista e critica musicale, Marinella Venegoni.
I funerali si terranno martedì 6 marzo a Crescentino (Vercelli).
Alla famiglia le condoglianze del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.