Il 24 maggio maggio la giornalista uccisa a Mogadiscio avrebbe compiuto 63 anni
Oggi la giornalista del Tg3, Ilaria Alpi, avrebbe festeggiato il suo sessantatreesimo compleanno, se quel 20 marzo 1994 non fosse stata uccisa a Mogadiscio, insieme all’operatore Miran Hrovatin, per le loro inchieste su traffici d’armi e rifiuti. In concomitanza con questa giornata, alla Camera, presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari, è stata organizzata un’iniziativa promossa dalla Comunità “Noi non archiviamo” composta da coloro che in questi decenni hanno portato avanti l’impegno per la verità su quegli omicidi. L’iniziativa serve a rilanciare con forza questa esigenza, anche alla luce del recente incontro avuto da una delegazione della rete con i vertici della Procura di Roma. La giornata vede protagonisti ragazze e ragazzi di scuole che hanno partecipato con i loro lavori al progetto “Una stella di nome Ilaria Alpi“. Il parlamentare Walter Verini (Pd) che ha presieduto l’evento, ha rivolto “un saluto alle scuole da tutta Italia che hanno preso parte al progetto ‘Una stella di nome Ilaria Alpi'”. La vicepresidente della Camera Anna Ascani ha rivolto il saluto iniziale: “Oggi Ilaria avrebbe compiuto 63 anni, è stata uccisa 30 anni fa. E noi, dopo tanto tempo, ancora attendiamo verità e giustizia. Grazie agli organizzatori per la scelta della Camera dei deputati”, per “non far cadere nell’oblio le persone che scompaiono”. Ascani ha parlato della libertà di stampa come uno dei “pilastri dei diritti democratici”, a cui “non si deve rinunciare”. Quello di Alpi è un “mistero nauseabondo perchè emana quel fetore insopportabile di omissioni, depistaggi e buchi neri”, ha aggiunto.
Per l’Ordine dei Giornalisti era presente la segretaria nazionale Paola Spadari. Nel corso dell’iniziativa è intervenuto Giampiero Spirito, presidente della Fondazione Murialdi; la giornalista Federica Sciarelli e Walter Veltroni hanno ricordato la collega e amica Ilaria e Miran e le battaglie di questi trenta anni.
Fonte ANSA
