Autore: Silvia Zavattini e Steve Della Casa

Editore: Castelvecchi (2019), pag.88, Euro 14,50

Un libro a due voci: quella di Silvia che – attraverso i racconti di suo padre Marco Zavattini e i suoi racconti di bambina – ricostruisce le vicende di famiglia, restituendo al lettore l’immagine privata e inedita del nonno Cesare; e quella di Steve Della Casa (critico cinematografico) che interviene con notizie e approfondimenti sulla storia e sulla produzione  artistica e professionale di quegli anni.

Della Casa ricorda che la vita di Cesare Zavattini (1902-1989) si svolse in molte parti d’Italia, come era prevedibile “visto il carattere vulcanico che lo caratterizzava e per il quale è universalmente ricordato”.

Zavattini era un uomo così estroverso, con molteplici interessi e curiosità, da cimentarsi nelle discipline più disparate. C’è una vita pubblica di Cesare, precisa Della Casa, e di questa vita parlano i suoi progetti, i suoi scritti, le sue sceneggiature. Poi ci sono gli affetti, le passioni, le predilezioni: “quelle che soltanto uno sguardo dall’interno della sua famiglia può restituirci e che sono una componente fondamentale della sua personalità”.

In appendice, venti foto che ricordano in particolare Cesare Zavattini con il padre Arturo, mentre giocano a scacchi; con la famiglia a Roma nel 1941; con Vittorio      De Sica (un’amicizia leale, intensa, fatta di sorrisi e discussioni accese); con Italo  Calvino e Luchino Visconti.

Silvia Zavattini è Autrice televisiva di programmi di attualità e intrattenimento; Steve Della Casa, è Autore e conduttore radiofonico. Ha vinto due Nastri d’Argento con i documentari: “Uomini forti. Perché sono un genio” e “Nessuno ci può giudicare”.

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